Prima della tutela contrattuale sarebbe bene valutare quella valoriale:
Quando si stringono affari, si firmano contratti o si avviano accordi strategici, è facile focalizzarsi sugli aspetti tecnici e legali. Tuttavia, c'è un aspetto ancora più fondamentale da considerare: i valori delle persone o delle aziende con cui decidiamo di collaborare. Prima di ogni documento o firma, i valori rappresentano la vera base su cui costruire qualsiasi progetto.
Quando le persone condividono valori comuni, nasce una forza collettiva che va oltre qualsiasi clausola: si diventa più forti, più creativi e la collaborazione si sviluppa spontaneamente, guidata da intenti comuni. In questo contesto, il contratto diventa un complemento, non un vincolo necessario per obbligare le parti a lavorare insieme. È una garanzia aggiuntiva, ma non il cuore del rapporto.
Al contrario, quando si collabora con chi non condivide i nostri valori, anche il contratto più accurato rischia di trasformarsi in un’arma da far valere in tribunale. E anche in quel caso, non ci sono certezze: si può ottenere una sentenza favorevole, ma non è detto che la controparte sia in grado di risarcire il danno o che il tempo e l’energia investiti valgano lo sforzo.
Per questo motivo, prima di preoccuparsi della "carta", è essenziale dedicare tempo a valutare l'allineamento valoriale. È dai valori condivisi che nascono relazioni di successo, basate sulla fiducia, sul rispetto e su una visione comune. Solo così è possibile costruire collaborazioni che non solo funzionano, ma che arricchiscono e ispirano tutte le parti coinvolte.